JAZZ&WINE 2018

EVENTO CONCLUSO
   Casa Museo Ivan BRuschi

CasaMuseo_jazz&wine_30_agosto_2018

 

Dopo il successo degli scorsi anni, la rassegna Jazz and Wine, ideata dalla Fondazione Ivan Bruschi in collaborazione con l’Associazione Jazz On The Corner, di Francesco Giustini, torna ad animare le notti dell’estate aretina. Il programma prevede serate che, come suggerisce il nome, saranno tutte all’insegna del binomio vincente tra buona musica e buon vino. Un ciclo di degustazioni vinicole curate dall’enoteca Terra Di Piero e Strada del Vino Terre di Arezzo accompagnate da concerti di qualità ed anche in collaborazione con Caffe Dei Costanti e Centro Guide Arezzo e Provincia, il tutto nella splendida cornice delle terrazze di Casa Bruschi, da cui si gode una vista unica del centro storico di Arezzo e della Pieve di Santa Maria.
Per tre sere, 9, 23 e 30 agosto, a partire dalle 21.15, sarà quindi possibile sorseggiare un bicchiere di buon vino ascoltando dell’ottima musica jazz.

Costo: 12 euro a persona

Programma:

Giovedì 9 Agosto
“Underdog project”

Simone Gubbiotti, chitarra
Gianmarco Scaglia, contrabbasso

Un progetto tutto originale capitanato dal chitarrista umbro Simone Gubbiotti che nell’occasione, accompagnato da Gianmarco Scaglia al contrabbasso, presenterà, oltre alla sua musica, anche il suo libro Underdog.

Giovedì 23 Agosto
“Shades of Chet”

Francesco Giustini, tromba e flicorno
Riccardo Galardini, chitarra
Giacomo Rossi, contrabbasso

Il trio “Shades of Chet” proporrà un percorso attraverso le luci e le ombre di una delle figure fondamentali del jazz: Chet Baker. Il trombettista aretino Francesco Giustini, il chitarrista pratese Riccardo Galardini e il contrabbassista senese Giacomo Rossi tenteranno un percorso inedito nel vasto songbook di Baker.

Giovedì 30 agosto
“BB Quintet”

Benedetto Burchini, sax tenore
Fabio Roveri, chitarra
Luca Miani, fisarmonica
Mauro Maurizi, contrabbasso
Andrea Nocentini, batteria

Una formazione di grande impatto, guidata dal sassofonista Benedetto Burchini. Grandi classici del bop e dell’hard bop, rivisitati in una chiave più “mediterranea”, grazie alla fisarmonica di Luca Miani.

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