Mostra – BRUNO GALOPPI IL DESIGN ORAFO TRA GLI ANNI CINQUANTA E SETTANTA AD AREZZO – fino al 13 marzo 2022

MOSTRA CONCLUSA
   Casa Museo Ivan Bruschi

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La mostra a cura di Paolo Torriti, organizzata dalla Fondazione Ivan Bruschi e sostenuta dalla Fondazione Cr Firenze si propone di far conoscere il design orafo aretino quale manifestazione dell’ingegno umano, della creatività e del costume. La creazione di gioielli è sempre stata la sfida dell’artefice al materiale prezioso, al cui valore intrinseco egli si impegna ad aggiungere il fregio di un’arte raffinata e unica, in cui il disegno e il prototipo divengono evento artistico.
Attraverso i progetti e i gioielli di Bruno Galoppi, ritenuto a buon diritto il primo vero designer aretino di gioielli, vengono ripercorse le tendenze, il design e la moda della società italiana e della produzione UNOAERRE dagli anni Cinquanta agli anni Settanta del Novecento, della quale Galoppi era un dipendente.
Ogni sezione della mostra è arricchita da un repertorio di immagini che ripercorrono la storia degli anni in cui Bruno Galoppi ha lavorato e con opere pittoriche del Novecento di Nativi, Cagli, De Gregorio e il grande maestro Alberto Burri, che sottolineano quel dialogo virtuoso di assonanze e richiami esistente tra le due arti nel periodo di formazione e produzione dell’artista.

La mostra è aperta fino al 13 marzo 2022, dal martedì alla domenica con orario 10-13 e 14-18, ed è compresa nel biglietto di ingresso al Museo, al costo di 5,00 euro, con ridotto a 3,00 euro.

Speciali proposte di visita sono previste per i gruppi organizzati ed è possibile riservare visite personalizzate anche individuali, contattando lo 0575354126 o scrivendo a [email protected].

Per ammirare la mostra con i più piccoli, sono disponibili le “Carte didattiche”: un percorso che le famiglie possono richiedere gratuitamente alla biglietteria di Casa Bruschi con indovinelli, schede da colorare e parole nuove da inventare.

In base alle vigenti normative nazionali, l’accesso al Museo Bruschi è regolato da specifiche modalità di visita in sicurezza. Maggiori dettagli sul sito www.fondazioneivanbruschi.it

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